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Foto in fiera

“Dopo quello che è accaduto lo scorso anno con la tempesta Vaia è normale che ci fosse qualche timore sull’andamento dell’edizione. Invece possiamo affermare che Arredamont è riuscita”. A dirlo il Presidente della Provincia, Roberto Padrin

Si chiude domani, domenica 3 novembre (orario d’apertura dalle 10 alle 19) nel Quartiere di Longarone Fiere la 42. edizione di Arredamont, la mostra dell’arredare in montagna, che anche quest’anno si è confermata punto di riferimento strategico per il settore del mobile-arredo e unico di tale portata nell’arredamento delle case di montagna.

“Dopo quello che è accaduto lo scorso anno con la tempesta Vaia – sottolinea il Presidente della Provincia, Roberto Padrin – è normale che ci fosse qualche timore sull’andamento dell’edizione di quest’anno. Invece possiamo affermare, con un sentimento di sollievo e insieme di grande soddisfazione, che Arredamont è riuscita. È tornata a pieno regime, con proposte di qualità e un ottimo riscontro di pubblico, confermandosi una vetrina immancabile per Longarone e la Provincia di Belluno, un biglietto da visita importante per le nostre montagne. Desidero esprimere il mio grazie a tutti gli espositori intervenuti, che hanno continuato a credere in questa fiera, tornandoci in gran numero a presentare il loro lavoro, il loro sapere, la loro passione. E grazie a tutti coloro che hanno permesso di superare le difficoltà dello scorso anno, in primis tutta la squadra di Longarone Fiere col presidente Gian Angelo Bellati in testa. Guardiamo avanti con fiducia e rinnovato entusiasmo”.

E anche quest’anno sono state particolarmente apprezzate le proposte che hanno avuto come protagonista il legno legato al gusto della tradizione, per forme e materie prime grazie anche al recupero del vecchio semplicemente nei vecchi mobili di case delle vallate dolomitiche, con il loro mix di culture e stili di vita diversi, ma resi simili dalle condizioni abitative del passato, che integra in modo originale l’esposizione degli arredamenti su misura degli artigiani del legno. In fiera hanno il loro spazio, oltre ai mobili, l’oggettistica e i tanti complementi d’arredo, nonché i tessuti, senza dimenticare che i visitatori hanno, ancora per un giorno, la possibilità di trovare diverse soluzioni innovative per utilizzare al meglio gli spazi, componenti strutturali come gli infissi e i serramenti, insomma, una proposta completa, che riesce a soddisfare tutte le esigenze possibili.

La giornata conclusiva di domani vivrà alcuni momenti collaterali di particolare interesse. Già a partire dalle 10.00 presso lo stand della Consociazione dei Tappezzieri si parlerà di “Lane in fiocco tinte con colori naturali, delle spazzole cardatrici, dei filatoi, un telaio” con Eleonora e Rossella De Nardo del Museo Casa della Manualità Rurale Geis e Riscjei di Cornino (UD) che ci offriranno delle dimostrazioni della lavorazione della lana come la cardatura, filatura, lavorazione a maglia o a uncinetto, tessitura e prove di filatura con fuso. Mentre sempre nello stand di CITA alle 16.00 troveremo come ospite l’arch. Fabiola Manente ci intratterrà sul tema de “L’armonia del comporre”. Ancora spazio inoltre al patchwork e al quilting alle 10.30 con il corso gratuito di Dolomiti Handmade dal tema “Altri usi del velluto termomodellante” a cura di Tre Civette sul Comò.

Ad animare l’ArredamontARENA invece ci penseranno alle 16.00 i ragazzi e le ragazze dell’Istituto Leonardo Da Vinci con il Da Vinci’s Shooting – fascino e acconciatura in uno scatto fotografico.

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